Dallo Statuto dell’associazione:
Art. 1 :
Il Club alpino Italiano (CAI). Fondato a Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.
Il primo stemma ufficiale del CAI e lo stemma attuale
A fine ‘800 molteplici furono le ascensioni nelle Alpi da parte di nobili e borghesi soprattutto inglesi e tedeschi. Nel 1882 Quintino Sella, studioso e statista, dopo aver effettuato la prima ascensione del Monviso lanciò l’idea della costituzione di un Club sulla scia di quanto era già avvenuto in Gran Bretagna, Germania e Austria. Il Club era dedicato a quanti per studio, passione, sport, curiosità volessero frequentare la montagna.
Nasce quindi il Club alpino italiano, la più vecchia associazione nazionale, con lo scopo di conoscere, far conoscere e frequentare i monti.
Il Cai oggi conta oltre 300.000 soci di tutti i ceti sociali, religioni e fedi politiche ed è composto da centinaia di Sezioni sparse su tutto il territorio nazionale. È un’associazione senza scopi di lucro basata essenzialmente sul volontariato con attività polivalenti che vanno dall’alpinismo all’escursionismo, passando per lo sci alpinismo e la speleologia senza dimenticare tutta una serie di pubblicazioni e attività culturali atte a divulgare la conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti.
Come già citato, nell’articolo 1 dello statuto viene dato grande rilievo allo studio e alla tutela dell’ambiente montano e dei suoi abitanti.
