
L’esplorazione è il principale obiettivo dello speleologo. Il mondo sotterraneo è l’ultimo ambito che concede davvero di esplorare, scoprire nuovi ambienti, nuove strade, nuovi pianeti dove poter, per primi, lasciare la propria orma.
L’attività esplorativa dell’USP è nelle mani frenetiche di molte squadre, alcune molto giovani, dedite alla ricerca esterna di nuove cavità, la revisione di vecchie esplorazioni, la ricerca di nuovi rami, prosecuzioni, connessioni con grandi sistemi ipogei.
Il gruppo si confronta, passa l’un l’altro le informazioni della storia di una esplorazione, la sua caratteristica geologica, le possibili diramazioni, le tecniche e l’attrezzatura migliore, coinvolgendo tutti in un’avventura in cui ognuno può dare il proprio impulso e contributo, dallo strettoista al portatore di sacchi, dal rilevatore esperto allo speleo più “stagionato” che ricorda ancora ogni dettaglio delle spedizioni del passato. Ogni domenica un passo in più in conoscenza, esperienza, …e sogni che ogni tanto si avverano.
Negli ultimi anni sono state scoperte molte nuove cavità e raggiunti nuovi e lunghi rami in complessi carsici già noti. L’estensione di alcune grotte è addirittura raddoppiata, ampliando la conoscenza del nostro patrimonio ipogeo. Molte le aree di lavoro, dal Piancavallo al Cansiglio, Monte raut, Cjaurlecj, Val Cellina, Val Tramontina e la Val Settimana, senza dimenticare l’annuale campo esplorativo in Pradut.
Come diventare esploratori?
Molte nuove leve hanno da poco terminato il corso di introduzione alla speleologia, che li rende autonomi nella progressione in grotta e nelle manovre su corda, e si sono accodati ai più esperti nelle esplorazioni meno complesse, imparando pian piano a riconoscere le caratteristiche delle cavità, la tecnica d’armo, la metodologia di rilievo.
A sognare, beh, quello non serve insegnarlo, vien da sé.

Unione Speleologica Pordenonese
sede operativa:
Via Ungaresca (adiacente la Sede della Protezione Civile)
33170 Pordenone
webgestioneusp@gmail.com