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Pordenone
lunedì 5 Giugno 2023

Lavori nel 2017

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Il gruppo dei sentieri durante l’anno si è arricchito di 4 ragazzi extracomunitari che ci hanno dato una mano nei nostri lavori. La loro partecipazione è come la nostra: volontaria. L’accordo è stato preso dalla Sezione CAI di Pordenone con la Cooperativa NUOVI VICINI che segue queste persone.
Sono inesperti, ma giovani e volenterosi e ci hanno aiutato molto.

In sintesi quest’anno sono stati realizzati i seguenti risultati:
Spendendo 1500 ore di lavoro sono stati rivisti 30Km di sentieri di competenza della Sezione

Di seguito descriviamo brevemente i lavori fatti e le condizioni dei sentieri.

SENTIERO 984.
Come previsto ad inizio 2017 abbiamo realizzato la manutenzione straordinaria del sentiero 984 che parte da Mezzomonte e passando per casera Valle Fritz arriva al bivio con il 993. Sono stati ripassati tutti i segni bianco-rossi e nella parte alta della traccia sono stati utilizzati una serie di paletti dove la traccia non era chiaramente visibile.
Anche qui sono state aggiornate le tabelle segnavia progettate con il software LUOGHI 2.0 del CAI. Si può dire che il sentiero è perfettamente percorribile in tutta la sua lunghezza.
Come nota di colore diciamo che qualche “buon uomo” ha provveduto a cancellare alcuni segni che avevamo appena tracciato. Ma non ci hanno fermato e non ci fermeranno.

SENTIERO 918.
In maggio le guide Alpine hanno provveduto alla sostituzione di alcuni cavi per rendere le ferrate compatibili con le ultime regole ed i progetti relativi.
Tutte le tabelle per il sentiero 918 sono state progettate utilizzando il software LUOGHI 2.0 del CAI e poi installate negli incroci.
Ringraziamo la Promotur che ci ha fatto risparmiare la strada e la fatica per arrivare fino alla Baita Arneri, punto di arrivo (o partenza) del sentiero. Poi però è stata dura.

SENTIERO 984a.
Nel 2016 è stato iniziata la manutenzione del 984a che sale da S. Tomè per la Costa del Pissol fino ad incrociare il 984. Questo era un sentiero quasi abbandonato, ma molto interessante per l’escursionista che può salire dal 984 e scendere dal 984a. O viceversa.
Quest’anno siamo riusciti a finirlo. E’ uno dei sentieri più ripidi di quelli che abbiamo in gestione.

SENTIERO 993.
Nel corso dell’anno abbiamo provveduto a sfalciare e risegnare il sentiero 993 dall’incrocio con i sentieri 924 e 918 accanto al “Cristo” posto all’inizio della Val Sughet fino all’incrocio con il sentiero 984.
Ci manca il pezzo da lì fino alla Casera Palantina. Anche qui pali e tabelle nuove.

SENTIERO 992.
Questo è uno dei sentieri più frequentati perché parte dal Piancavallo (piazzale Della Puppa) e sale sul Cornier per poi collegarsi al sentiero 993. E stato sfalciato e risegnato.

SENTIERO 924.
Nel corso dell’anno abbiamo provveduto a sfalciare e risegnare il sentiero 924 dal Piancavallo (Casera Capovilla) fino alla fine della Val Sughet. In questo il gruppo di Aviano ci ha dato una mano per la segnatura lungo tutta la Val Sughet.

SENTIERO 917 e 916 (Costa Grande, Viath Luonc)
Il gruppo di Aviano ha provveduto a pulire la parte bassa dei due sentieri e dei relativi collegamenti. Resta da fare la segnatura di entrambi i sentieri.

SENTIERI LOCALI
Oltre i lavori già citati il gruppo di Aviano ha fatto la manutenzione di alcuni bei sentieri locali che congiungono vari sentieri CAI.
E precisamente il sentiero VAL STORTA, il sentiero FONTANUZZE ed il sentiero VAL D’AGA.

SENTIERO 353.
Nel Parco la sezione di Pordenone ha in gestione 3 sentieri. Fra questi il 353 è forse il più importante in quanto parte dal Rifugio Pordenone e conduce al Campanile della Val Montanaia che è il simbolo del Parco.
Ebbene questo sentiero è stato semidistrutto dalle piogge torrenziali che hanno cambiato il percorso dei torrenti che si creano quando piove molto. La traccia non è univoca ed è poco chiara. L’Ente Parco non ha potuto mettere mano al sentiero stesso.
Noi siamo pochi e anziani ed abbiamo fatto solo dei sopralluoghi.
Ci proponiamo di provvedere alla segnatura per l’anno prossimo.

SENTIERO 349.
Ancora nel 2016 eravamo partiti dal rifugio e spendendo diversi giorni eravamo arrivati fino al bivio con il sentiero dismesso 360 a quota 1800. Ci mancavano ancora circa 400 metri di dislivello per arrivare alla forcella.
La situazione non è cambiata.

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