23 Febbraio 2020
Ra Stua 1.668 m – Fodara Vedla 1.968
Rifugio Sennes 2.116 m
Dolomiti d’Ampezzo
Testo gita
Il regno dei Fanes, la suggestiva e misteriosa saga di leggende dolomitiche, che ha reso famosi i nomi di Fanes e di Sennes quasi ancor più che per il pur grande interesse paesaggistico, ha trovato senza dubbio particolare fonte di ispirazione magica nei vasti, aspri e movimentati altipiani, dalla singolare conformazione naturale, determinata da una ricchezza di fenomeni carsici, certamente unica nell’ambiente dolomitico.
Il territorio che forma il parco naturale “Fanes-Sennes-Braies” è collocato topograficamente in una posizione ben definita, delimitata a nord dalla Val Pusteria, a sud da l’ampio arco formato dal confine provinciale, ad est dalla Valle di Landro e ad ovest dalla Val Badia.
Per il visitatore che volge lo sguardo alla zona da queste direttrici principali, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a ripide cime, a pareti rocciose difficilmente superabili: tali cime in realtà proteggono e nascondono un vero e proprio mondo di vasti altipiani interni, il più esteso dei quali è senza altro quello di Fanes, con le sue due Alpi di Fanes Grande e Fanes Piccola, morfologicamente molto diverse, ben separate tra loro, anzi paesaggisticamente quasi estranee.
Anche la zona di Sennes si presenta suddivisa in due alpi paesaggisticamente abbastanza differenziate: l’alpe di Fosses e l’alpe di Sennes (munt de Sennes) propriamente detta. Nella parte meridionale dell’alpe di Sennes si aprono diverse incisioni vallive, la principale delle quali è la Val Salata; ad ovest di questa si stende un piccolo altipiano, quasi un’appendice di Sennes stessa: la caratteristica Fodara Vedla. Lentamente e quasi insensibilmente qui il paesaggio cambia: pascoli più verdeggianti circondano le fresche acque del rio Fodara e costituiscono l’importante malga.
ORARI E TEMPI:
Partenza dal parcheggio della piscina Comunale in viale Treviso alle ore 6.30 precise
DISLIVELLI: 788 m
DIFFICOLTÀ: “EAI”
EQUIPAGGIAMENTO:
Abbigliamento adatto al clima invernale, obbligatorie le ciaspe e i bastoncini, consigliate le ghette, kit di autosoccorso A.R.T.V.A., pala e sonda, tessera CAI per il rifugio: (la sezione metterà a disposizione “noleggio” un limitato numero di ciaspe per coloro che ne fossero sprovvisti e ne facessero esplicita richiesta al momento dell’iscrizione)
MEZZI DI TRASPORTO: Mezzi Propri
ACCOMPAGNATORI SEZIONALI:
A.E. Alberto Gazzin, A.E. Fabio La Falce