Si sono conclusi con entusiasmo e soddisfazione i Corsi di Avanzamento Tecnico e di perfezionamento Tecnico di Torrentismo svolti dal 10 al 16 luglio a Claut con base logistica presso l’Albergo Dolomiti. Sono stati organizzati dall’Unione Speleologica Pordenonese CAI in collaborazione con la Scuola Nazionale di Speleologia e Torrentismo del CAI ed hanno visto la partecipazione di 10 allievi per l’Avanzamento Tecnico e 6 per il Perfezionamento Tecnico con 9 Istruttori, sotto la direzione di INT (Istruttore Nazionale Torrentismo CAI) Loris Feller e INT Erik Lazarus, già Direttore della Scuola di Torrentismo del CAI.
L’iniziativa del corso è stata fortemente voluta dal Presidente del CAI Pn Giorgio Fornasier, anche lui allievo del corso, nell’ottica di sviluppare una realtà sportiva locale fino ad ora inesistente o ridotta al commerciale. Il nostro territorio infatti è caratterizzato da numerose forre di notevole bellezza che sono una palestra naturale per questa attività.
La settimana è stata organizzata alternando le lezioni pratiche in palestra con la forra. Le lezioni teoriche venivano svolte alla sera e hanno compreso elementi di idrologia, movimento in acque bianche, materiali, primo soccorso, comunicazione didattica. Ci siamo esercitati nella palestra di roccia di Bosplans – Andreis e in quella di Claut. Le esercitazioni in ambiente si sono svolte nella Forra Ciafurle, Zemola, Ciolesan e Casavento.
Abbiamo ricevuto un ampia visione delle tecniche torrentistiche grazie ad un eccezionale corpo docente (Paolo, Greta, Valentina, Loris, Romy, Erik, Luca, Andrea, Cristian). L’obiettivo del corso era insegnare le tecniche di armo di una forra e fare acquisire maggiore consapevolezza della modalità di progressione in forra.
La maggior parte degli allievi provengono dal mondo delle grotte. Il format mentale dello speleologo è totalmente diverso dal torrentista e non è stato facile approcciarsi ad attrezzare le calate eliminando le abitudini speleologiche. Tutto può essere affrontabile in sicurezza ma valutando continuamente rischi e approcci. Non è solo andar per torrenti, è una filosofia di adattamento dell’uomo a uno posto imprevedibile ma meravigliosamente affascinate, fatto però solo con lavoro di squadra e intesa.
E’ stata una esperienza molto costruttiva, sia dal lato tecnico che umano. Uno degli aspetti positivi del CAI è il fatto di organizzare corsi con persone provenienti da tutta Italia offrendo un momento di crescita personale, condivisione e confronto, che, se fatto da gente tecnicamente preparata e umile, rappresenta veramente un valore aggiunto al proprio bagaglio culturale. E’ fondamentale che chiunque insegni sia capace di farlo anche con il giusto approccio didattico e in questo corso possiamo dire che è stato cosi.
L’Unione Speleologica Pordenonese CAI desidera ringraziare sentitamente il corpo docente per la disponibilità e professionalità dimostrata e tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita dell’iniziativa.